Storia

La chiesa della Beata Vergine del Carmelo di Bosa: la storia

La chiesa della Beata Vergine del Carmelo di Bosa (Provincia di Oristano) è un edificio religioso appartenente alla Diocesi di Alghero-Bosa, costruito tra il 1770 e il 1779 ma ufficialmente consacrato nel 1810 dal Vescovo di allora Murro.

Tutto il complesso religioso è costituito oltreché dalla chiesa anche dall’ex convento: qui, infatti, precedentemente sorgeva la chiesa della Madonna del Soccorso, concessa ai carmelitani nel 1606 quando i frati dell’ordine che allora occupavano il convento sito presso la chiesa di Sant’Antonio Abate scelsero di abbandonarlo a causa dell’insalubrità di quella terra dovuta alla vicinanza del fiume Temo.

Fu così che i carmelitani si trasferirono presso la chiesa della Madonna del Soccorso di Bosa (Centro Ovest della Sardegna) la quale venne, però, definitivamente abbattuta nel 1770 per far posto al nuovo cantiere che avrebbe portato all’edificazione della chiesa del Carmelo: dopo 9 anni il complesso venne ultimato ma fu solo nel 1810 che venne ufficialmente aperto alla devozione popolare dei fedeli.

Cosa accadde all’annesso convento? Questo venne progressivamente abbandonato nella seconda metà del XIX secolo quando la soppressione degli ordini religiosi portò i frati a spostarsi e il convento nelle mani del Comune che vi istituì le scuole elementari e il Ginnasio; la chiesa passò dapprima al Fondo per il Culto per poi andare definitivamente in mano al clero nel 1872 in cambio della chiesa della Maddalena.

Con l’abbandono di questo complesso i carmelitani si trovarono pian piano a dover lasciare la città di Bosa, migrando verso altre terre della Sardegna; oggi di questa storia rimane la chiesa che risulta essere ancora aperta al culto dei fedeli con una continuità mai interrotta che si perpetua nel tempo sin dal 1810.

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