Arte, cultura e tradizioni

Bosa e la Madonna del Mare

Manca poco alla tradizionale festa della Madonna del mare, che a Bosa rappresenta al meglio la devozione di una intera comunità

E’ quasi il momento della festa della Madonna del mare 2019: la prima domenica d’agosto, quest’anno il quattro, la celebrazione della Madonna quale protettrice di marinai e pescatori si fa intensa: processioni, funzioni religiose, e moltissimo altro sono a significare il legame che la città ha con la sua protettrice. Un legame che si estrinseca un mese dopo con la festa diNostra Signora di Regnos Altos

Ecco cosa dicono le fonti ufficiali: "ll simulacro della Madonna è portato in processione, la sera della vigilia, lungo i vicoli del borgo medievale di Sa Costa, addobbati per l'occasione con festoni, lenzuola, archi di canne e fronde. Ogni famiglia del rione, secondo la tradizione, espone dalle finestre tendaggi ricamati e allestisce sull'uscio un altarino — adornato con drappi, pizzi in filet, ceri e fiori — sul quale viene posta una statua della Vergine. Ciascun altarino rappresenta una tappa di sosta per la preghiera (parada de sos altaritos): intorno ad esso si era soliti recitare il rosario e cantare i gosos, lodi alla Madonna in lingua sarda. Sulle strade del borgo, infine, al calar della sera ci si raccoglie per la veglia intorno a tavolate imbandite per l'occasione con prodotti tipici”. 

Ma Bosa è molte altre cose: intanto il mare. Intanto il mare: "E’ stazione balneare più amata dai turisti secondo la Blue Guide 2015, che le regala un record di 5 vele incluso tra i luoghi con il mare più bello. La passeggiata poetica Lungotemocon il Ponte Vecchio e le spiagge di S'Abba Druche , Portu Managu , Turas e Cumpoltitu ne fanno uno dei luoghi più rinomati per la bellezza naturale”. Il vino? C’è con la malvasia di grande qualità! I prodotti tipici? Ci sono con l’artigianato che diventa arte coi ricami delle donne, specializzate nel filet”. Poi c’è il carnevale, che inevitabilmente si chiama in un altro modo, Karrasegare, con una processione, quella di "S'Attitidu", che fa sfoggio di maschere tradizionali, che inscenano una drammatizzazione molto apprezzata.

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